Volterra è una meta di riferimento in Toscana. Una meravigliosa cittadina, collocata a sud di Firenze, avvolta da una cinta muraria, e nota per la sua produzione di alabastro.
Cosa aspettarsi dalla ristorazione, in un luogo così magico e distensivo, apprezzato da tanti turisti?
Sicuramente proposte come quella del Ristorante Enoteca Del Duca, un indirizzo storico preso in carico, dal 2022, da Fabio, Marina e Larissa.
Le origini e la proposta
Riprendiamo innanzitutto quanto dice la Guida Michelin, in cui questo ristorante è presente come segnalazione da diversi anni.
“Situata proprio dietro la piazza principale e il castello, questa insegna propone preparazioni molto classiche di stampo regionale, servite in una sala dai muri antichi, con un piacevole servizio all'aperto in estate”.
Un posto in cui stare bene dunque, respirando le sensazioni di una toscana intimamente legata alle tradizioni e attingendo da una cantina con oltre 700 etichette. Ma cosa c’è dietro a queste scelte?
Ne parliamo con Fabio Vallini, che conduce l’attività con la moglie Marina (in cucina) e la figlia Larissa (che dirige il locale).
“Per anni ho lavorato con mia madre Marida in cucina. Ed è proprio da lei che ho ereditato la passione per le preparazioni tipiche della Toscana. Qui io, mia moglie e mia figlia cerchiamo di far assaporare i piatti della tradizione toscana in un ambiente accogliente. Crediamo sia importante, tuttavia, curare al meglio le presentazioni e adottare i giusti accorgimenti in termini di impiattamento. Oggi le cose sono cambiate, la bellezza fa il suo in un ristorante!”C’è una particolarità a cui Fabio tiene molto: “Portare allegria e originalità a tavola si può, in questo il servizio può fare tantissimo. Ecco perché spesso quando porto i piatti a tavola canto… i clienti si sentono circondati di ilarità ed è facile che diventino di buon umore!” dice con entusiasmo.
La cucina, il rapporto con GPFOOD
Noi li conosciamo prima dell’approdo all’indirizzo di Volterra. In questi anni si è sviluppata una reciproca conoscenza, fondata sul confronto anche in merito alle materie prime.
“Con GP FOOD - racconta Fabio - abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione importante. Mi confronto interamente per individuare le bistecche, il piccione, la carne per la tartare, la tipologia di guancia più confacenti la nostra cucina. É un lavoro necessario”.
Come per noi di GPFOOD, anche Fabio è convinto che lavorare in squadra, ancora prima di entrare nel merito dell’attività di un ristorante, quindi in fase di selezione, sia fondamentale. È la conferma che il ruolo del distributore rispetto a qualche anno fa è sensibilmente cambiato: non è più un mero trasportatore ma un consulente strategico per un locale.Di tradizione e di turismoFabio ci tiene a raccontare la sua visione in merito al presente e al futuro della ristorazione.“Sono fermamente convinto che non sia più il tempo di orpelli e ristoranti gourmet, le persone manifestano il bisogno di semplicità. Vogliono ritrovare i sapori semplici e genuini, con la giusta cura nel servizio e nell’impiattamento. Spazio dunque alle preparazioni più comprensibili e vere, alla pasta fatta in casa, alle cotture che esprimono sapore”.
Ciò su cui puntano nel loro ristorante. Ma non sembra essere di gradimento solo agli italiani: anche i turisti stranieri apprezzano di gran lunga.
“Il nostro locale - continua Fabio - è frequentato per l’80% da turisti stranieri. Quello che constatiamo è che loro cercano l’italianità: nella proposta gastronomica, nel servizio, nell’atmosfera. Il nostro compito è essere autentici!”.
Ristorante Enoteca Del Duca
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